2010-01-10T14:31:00
Roma, 10 gen. (Adnkronos) – “Avevamo una bomba ad orologeria a Rosarno, che abbiamo tenuto come ‘congelata’ per vent’anni e alla fine si e’ visto quello che e’ successo”. Lo dice all’ADNKRONOS il vice segretario nazionale dell’Udc, Mario Tassone, deputato calabrese e componente della commissione Antimafia.
Sul fatto che la ‘ndrangheta abbia potuto soffiare sul fuoco della protesta, l’esponente centrista afferma che “la mafia e’ un fenomeno criminale in grado di operare come regolatore nei piu’ diversi ambiti sociali. Se in questo caso c’e’ stato un disegno della ‘ndrangheta lo diranno gli investigatori. Ma certo, sul piano sociale ed economico in Calabria il suo peso si sente”.
Tassone concorda solo in parte con l’accusa del ministro dell’Interno Roberto Maroni sulla ‘latitanza’ dei poteri locali nel prevenire l’esplodere delle tensioni: “E’ vero quanto dice il ministro sul fatto che vi siano delle responsabilita’ diffuse. Ma, detto questo, -conclude- bisogna ricordare che il governo ha i suoi strumenti sul territorio che sarebbero dovuti intervenire per tempo e quindi mi pare ingiusto puntare il dito solo sugli organismi locali”.