Roma, 15 DIC (Il Velino) – “Con temperature ben sotto lo zero e un vento gelido, passare la notte su di una torre alta 140 metri deve essere un supplizio tremendo. Ecco perche’ ci tengo a far sapere agli otto che vanno incontro ad una nottata di sofferenza, e piu’ in generale a tutti i lavoratori dei tre stabilimenti di Marghera, Ravenna e Porto Torres, che il mio pensiero e’ rivolto a loro. E chiedo al ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani di aprire prima possibile un tavolo di trattativa che sappia porre rimedio alla vicenda”. Queste le parole di Antonio De Poli, portavoce nazionale e segretario regionale veneto dell’Udc, a commento della protesta che vedra’ alcuni operai della Vinyls passare un’ulteriore notte su di una torre e un ponte del Petrolchimico di Marghera. Aggiunge De Poli: “E’ piuttosto amaro constatare come in questo Paese, per difendere il diritto al lavoro, sancito dalla Costituzione, e per fare in modo che la politica si interessi alle disgrazie dei lavoratori, si sia costretti ad atti cosi’ estremi. Si tratta di persone che da un anno vivono con meno di 900 euro al mese, e che a causa delle vicissitudini della loro azienda, che da giugno 2009 non incassa piu’ un euro, hanno in forse gli stipendi di Natale. Il ministro Romani si sta interessando e pare aver dato garanzie almeno sulle retribuzioni e sulle tredicesime. Bene. Quello che gli chiedo pero’, e mi rivolgo qui anche al governatore Zaia, e’ di facilitare e velocizzare le trattative tra Eni, titolare ultimo dell’impianto, e Gita, societa’ svizzera che si e’ detta interessata ad acquistarlo mantenendolo operativo, in modo che queste centinaia di famiglie abbiano garantito non solo la retribuzione natalizia, ma piu’ in generale il futuro”.