(ANSA) – ROMA, 16 DIC – ‘ ‘Avvenire’ l’ho letto con attenzione, rispetto quello che ha scritto. Ma noi facciamo politica e ritengo che con una situazione cosi’ non si va avanti’. Il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, risponde cosi’ ai cronisti che, a margine di un convegno alla presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini, gli chiedono un commento ai ‘grumi di sospetto’ del quotidiano della Cei per la nascita del Terzo Polo.
‘Quando faccio battaglie in Parlamento sulla vita o sulla famiglia – aggiunge Cesa, a margine di un convegno delle fondazioni De Gasperi e Adenauer – non devo sentire il mio parroco, ne’ il vescovo. Se faccio delle battaglie, le faccio perche’ ci credo. Ci credo come tutti quelli dell’Udc e una parte di quelli di Fli’.
A chi gli fa notare che, invece, il presidente della Camera dice di non aver letto l’Avvenire risponde: ‘Io lo leggo, sono cattolico – spiega – Voglio sottolineare che Fini oggi nel corso del convegno ha fatto un forte richiamo sulla opportunita’ del riferimento alle radice giudaico-cristiane nella Costituzione europea’. ‘Allora garantisce per Fini?’, insiste un cronista.
‘Io garantisco solo per me stesso – replica – neanche per quelli del mio gruppo’. (ANSA).