Terzo polo: Binetti, Udc su valori non arretra, in Fli molti la pensano come noi

Roma, 20 dic. (Adnkronos) – ‘Come finira’ il terzo polo? Non so lo, se no avrei gia’ vinto il superenalottto. Ma noi crediamo che i modelli abbiano un valore di mezzo, non di fine. La nostra richiesta e’ invece di un cambio radicale della politica’. Non ha dubbi Paola Binetti, parlamentare Udc, che all’Adnkronos spiega: ‘Piu’ che un terzo polo, e’ nato un coordinamento parlamentare per un momento di confronto e per vedere se ci possono essere delle linee convergenti su alcuni provvedimenti. In questo momento e’ un legame molto ‘light’: ognuno conserva il proprio coordinatore, ma almeno ci si ascolta reciprocamente’.

Quanto alle preoccupazioni dei vescovi sulle posizioni espresse dal movimento di Gianfranco Fini, la cattolica Binetti rimarca: ‘Su queste questioni l’Udc e’ l’unico partito che ha mantenuto una linea chiara e condivisa da tutti al proprio interno. In un eventuale confronto con i finiani, non cederemo nemmeno di una virgola. D’altra parte -fa notare l’esponente centrista- in Futuro e Liberta’ ci sono anche molti parlamentari che condividono fino in fondo le nostre posizioni. Questo e’ un problema grosso dentro il partito di Fini: devono sedersi intorno a un tavolo e fare i conti con le loro diversita’. Un’operazione che finora non e’ riuscita al Pd e al Pdl’.

‘E poi stiamo a vedere -rimarca la deputata dell’Unione di Centro- decideremo nel rispetto reciproco e nel’analisi delle situazioni. Come Udc, vogliamo contribuire a creare un’area politica alternativa ai due poli. Nel bipolarismo sembra che l’unica alternativa possibile sia farsi la guerra l’uno con l’altro. E invece -conclude Binetti- il paese non ha bisogno di questo: serve una cordata di persone responsabili per risolvere i problemi della gente, che deve lottare la poverta’ e questa disgraziata area di precarieta’ in cui i giovani sono stati scippati del loro futuro’.

 

 










Lascia un commento