(DIRE) Roma, 20 dic. – “Si’ alla tassa di soggiorno, perche’ e’ giusto che, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, tutti i settori economici diano il loro contributo alla citta’”. È quanto afferma in una nota Alessandro Onorato, capogruppo dell’Udc in Campidoglio, che aggiunge: “Vogliamo collaborare affinche’ la tassa sia equilibrata e di facile applicazione, ma e’ assolutamente necessario introdurre dei correttivi, perche’ cosi’ come e’ concepita adesso rischia di penalizzare fortemente il settore turistico, specialmente in zone che invece dovrebbero essere rilanciate, come il litorale romano”.
Secondo Onorato “innanzitutto e’ indispensabile introdurre nel regolamento un coefficiente di zonizzazione, cosi’ come prevedeva la delibera votata a luglio in Consiglio comunale. È impensabile infatti che chi alloggia in un albergo nel centro di Roma debba pagare la stessa cifra di chi invece ne ha scelto uno in periferia. In questo modo poi si andrebbero a creare dei casi emblematici: pensiamo agli alberghi di Ostia, dove gia’ il turismo e’ molto scarso. Le compagnie aeree del vicino aeroporto Leonardo da Vinci che usano quelle strutture per gli scali, per non pagare il contributo di soggiorno potrebbero scegliere di spostarsi a Fiumicino o Pomezia, penalizzando cosi’ un settore gia’ in crisi”.
Il capogruppo conclude dicendo che e’ “assurda poi l’idea che i proprietari degli stabilimenti balneari debbano mettersi a controllare i documenti all’ingresso, per distinguere i romani dai non residenti. A questo punto sarebbe meglio chiedere un contributo volontario di 50 mila euro (questa la cifra che il Comune prevede di incassare da quel settore) ai balneari: molti hanno gia’ espresso la loro disponibilita’ in merito”.