Fiat: Buttiglione, no sindacato antagonista, serve partecipativo

Roma, 7 gen. – (Adnkronos) – “Non possiamo piu’ permetterci un sindacato antagonista e di classe”. E’ quanto scrive su Liberal Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc commentando il braccio di ferro in corso tra Fiat e Fiom sull’accordo per il rilancio di Mirafiori. Il modello di produzione alternativo a quello capitalista a cui aspira il sindacato di classe, d’altra parte, “e’ stato sperimentato ed e’ fallito” e l’eventuale crisi dell’azienda “non e’ l’inizio della rivoluzione socialista ma semplicemente quello della disoccupazione e della decadenza”, spiega. Per questo “deve cambiare una concezione del mondo del lavoro”, dice ancora Buttiglione plaudendo alla linea del leader della Cisl, Raffaele Bonanni. “Abbiamo bisogno di un sindacato della partecipazione. Il compito di generare ricchezza, di attirare investimenti, di garantire sul mercato il successo dell’impresa non puo’ essere scaricato unilateralmente sulla conduzione aziendale.

L’operaio non puo’ disinteressassi del successo dell’impresa, non puo’ permettersi di sabotarla”, aggiunge.

 

Ma la partita di Mirafiori, prosegue Buttiglione, coinvolge anche la politica e sopratutto la sinistra, quella “sinistra europea, una sinistra di governo che non puo’ permettersi di civettare con l’antagonismo”, dice sottolineando il fatto che i “riformisti” non hanno mai avuto “la forza di prendere di petto” quel “residuo comunista della sinistra” che “sopravvive nella retorica del sindacato di classe e nelle narrazioni di Vendola”. E che per questo “pagano con la rinuncia ad elaborare un progetto politico visto che la ragione indica un progetto riformista con il centro, il cuore della base pero’ batte con Vendola”, prosegue chiedendo al tempo stesso al governo interventi strutturati: “non sussidi ma politiche di sostegno della produttivita’”.

 

 










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