Roma, 9 gen. (Adnkronos) – “L’Udc ha gia’ scelto. Ora sono il Pd e il Pdl che devono dirci cosa vogliono fare”. Rocco Buttiglione rilancia la palla nella meta’ campo di Silvio Berlusconi e Pierluigi Bersani. L’intervista al “Riformista” di Massimo D’Alema, che sollecita Pierferdinando Casini a non tenere in vita il governo e l’intervento di Sandro Bondi al “Corriere” che esorta l’opposizione a farsi carico dei problemi del Paese e a cooperare in Parlamento con la maggioranza, sono il menu’ di giornata.
Il presidente dell’Udc non si sottrae e spiega: “Noi abbiamo scelto da tempo da che parte stare. L’Udc -dice in un’intervista all’Adnkronos- ha scelto di fare un’opposizione di centro, non faziosa, orientata al bene comune. L’opposizione deve fare il proprio mestiere e tra i suoi compiti c’e’ eventualmente anche quello di far cadere il governo”.
“Tuttavia ci sono due modi per mettere un governo in minoranza: giocando allo sfascio o mettendolo di fronte alle proprie contraddizioni, incalzandolo sui provvedimenti ma senza sottrarsi al confronto. Noi abbiamo scelto questa seconda linea. Piuttosto sono gli altri, Bersani e Berlusconi, che devono dirci cosa vogliono fare e chi dei due sceglie la linea dell’Udc”. Finora, osserva Buttiglione, questa chiarezza non c’e’ stata.
“Il Pd -domanda ancora il presidente dell’Udc- cosa vuole fare? Sceglie di fare con noi un’opposizione responsabile, orientata al bene comune, oppure vuole lasciarsi trasportare da chi punta a distruggere piuttosto che costruire? Mi sembra che il Pd arrivi a questo crocevia abbastanza diviso. Bersani e D’Alema ci chiamano, ma rappresentano l’idea di tutto il Pd? Il fatto che si siano rivolti a noi mi sembra un modo per prendere tempo e mettere la sordina alle divisioni, cercando di rimettere un partito, abbastanza in difficolta’, al centro del confronto”.
Il discorso non e’ molto diverso per Berlusconi che “e’ alla guida di un governo di minoranza e che si e’ salvato grazie a un’indegna compravendita di deputati, screditando ulteriormente un Parlamento gia’ piuttosto malmesso. Anche il presidente del Consiglio ha di fronte a se due strade: o continua a vivere di stenti, illuso dal suo delirio di onnipotenza; oppure accetta il confronto in Parlamento su temi che interessano i cittadini. Se per esempio Berlusoni e Tremonti si presentassero con una seria riforma del fisco che sostiene famiglie e imprese, l’Udc la voterebbe. Bondi ha detto una cosa giusta: se lo fa Obama, perche’ non puo’ farlo Berlusconi?”.