17 GEN – L’intervista pubblicata su QN di Alessandro Farruggia al segretario dell’UDC Lorenzo Cesa.
Segretario Cesa, dopo il caso Ruby le elezioni sono più vicine? «Non credo. Il rischio che invece corre il Paese è che ci troviamo a dover discutere per mesi su vicende che non hanno nulla a che vedere con gli interessi degli italiani. Il che sarebbe molto, molto preoccupante…».
Ma secondo lei Berlusconi dovrebbe andare davanti ai magistrati?
«Per il bene del Paese serve da parte di tutti un grande senso di responsabilità: prima Berlusconi chiarisce la vicenda, meglio è. E quindi, di fronte ad accuse così infamanti, Berlusconi dovrebbe fare il gran passo…».
Il problema è che lui non se ne fida. Ma è possibile rompere il la spirale? Lei oggi ha plaudito all’apertura del segretario dell”Anm che ha proposto di pacificare i rapporti tra politica e magistratura…
«E’ un dato di fatto che non si può più andare avanti così. Sono 16 anni che c’è uno scontro continuo tra una parte della politica e una parte della magistratura. Io penso che Palamara abbia fatto già una grossa apertura al congresso dell’Anm e l’abbia ripetuta oggi. Io l’ho apprezzata molto e credo che Berlusconi dovrebbe cogliere questa apertura. Serve la pacificazione e per farlo bisognerebbe avviare una seria riforma della giustizia. Intesa, ovviamente, in termini non punitivi…».
Se vi fosse questa consapevolezza e si volesse aprire una fase nuova voi dell’Udc fino a che punto siete disponibilità mettervi in gioco ?
«E’ chiaro da mesi. Noi abbiamo chiesto a Berlusconi di aprire una fase nuova, di ammettere che questo governo non era stato in grado di dare risposte al Paese, e di aprire la stagione della responsabilità nazionale. Purtroppo il veto della Lega ha bloccato questa operazione.
Quindi?
«Noi vogliamo evitare le elezioni e vorremmo che fosse colta positivamente dal Pdl la nostra disponibilità a collaborare in Parlamento alla soluzione dei problemi del Paese, ma a questo punto la parola è a Berlusconi, è lui che deve scegliere…».
A proposito di scelte, oggi Enrico Letta (Pd), in una intervista, ha chiuso a Vendola e aperto ai voi moderati. Che rispondete?
«Che forse avevamo ragione quando avevamo sollevato il problema dell’insostenibilità di una coalizione con dentro giustizialisti come Di Pietro, massimalisti come Vendola e centristi come noi. Ci fa piacere che Enrico Letta riconosca che l’Udc ha posto una questione vera. Se il Pd decidesse in questa direzione, ci troverebbe dialoganti, altrimenti è inutile parlarne. Noi intanto stiamo lavorando alla costituzione del nuovo polo. Il resto, si vedrà».