Roma, 18 gen. – (Adnkronos) – Luciano Ciocchetti, vice presidente della regione Lazio, esprime solidarieta’ ai pescatori di Nettuno, sottolineando in una nota: “Riteniamo che l’ordinanza 17 01 2011 che il sindaco di Nettuno ha emesso in merito allo sgombero delle banchine P e Q del porto turistico ‘Marina di Nettuno’, occupate legittimamente dai pescatori locali sin dal 1983, come da loro diritto, in adempimento alla concessione demaniale, sia un atto ingiustificato che mette a rischio decine e decine di posti di lavoro, in crisi intere famiglie che vivono con la pesca , facendo inoltre scomparire una cultura e un arte che a Nettuno vive da sempre”.
“Mi chiedo se questa operazione serva solo al Comune per fare cassa con l’affitto ai privati dei posti barca? Ma tutto cio’ a discapito di decine di famiglie e di posti di lavoro in un momento di crisi nel nostro Paese cosi’ elevato. Come regione Lazio monitoreremo questa grave situazione. Inoltre -continua Ciocchetti- questa ordinanza e’ in contrasto con una nota dell’allora ministero della Marina Mercantile, che approvava la concessione demaniale del 18 07 1983 con la destinazione obbligatoria di destinare parte dell’approdo agli usi della pesca locale con non meno di 26 posti”.
“Nel 1987 l’Ufficio Marittimo stabiliva che erano autorizzate a fruire del posto di ormeggio destinato alla pesca soltanto imbarcazioni destinate esclusivamente alla pesca professionale.Nel 29 08 2011, con nota 05/742 , il Ministero dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio riteneva di dover far osservare che la riserva di area per la marineria da pesca-locale professionale era stata a suo tempo posta quale presupposto per il rilascio dell’atto di concessione originario dell’area per la costruzione del porto. Mi auguro -conclude Ciocchetti- che questa situazione venga presto risolta, intanto esprimo solidarieta’ e vicinanza a tutti i pescatori locali di Nettuno”.