Roma, 23 gen. (Adnkronos) – ‘La netta presa di distanza da parte dei piu’ illustri dirigenti del Pdl nei confronti di Sara Giudice, che in taluni casi si e’ trasformata quasi in una ‘scomunica’, dimostra la totale assenza di democrazia all’interno di quel partito. Il silenzio di alcuni giovani ministri e dirigenti testimonia l’impossibilita’, nel Pdl, di esprimere pareri che si allontanino, anche minimamente, dall’ortodossia berlusconiana’. Lo dichiara il coordinatore nazionale dei Giovani Udc, Gianpiero Zinzi.
‘Se da un lato -aggiunge- queste manifestazioni di intolleranza verso qualsiasi forma di dissenso, anche interno, che esistono nel Pdl ci preoccupano, dall’altro ci conforta il fatto che in questo partito sia nato e cresca sempre di piu’ un movimento di opinione composto da giovani che considerano il merito, il lavoro, le capacita’ individuali e l’onesta’ come condizioni imprescindibili per svolgere l’attivita’ di pubblici amministratori’.
Zinzi ha commentato, quindi, le dichiarazioni di Sara Giudice, che ha espresso stima nei confronti di Pierferdinando Casini, lodando i criteri di selezione dei giovani adottati dall’Udc: ‘Ringrazio Sara Giudice per la lucidita’ dell’analisi. In effetti, l’Udc e’ un partito che da’ molto spazio ai giovani, come testimoniano i numerosi ruoli dirigenziali affidati a giovani che hanno compiuto un percorso professionale e politico serio e di qualita’. Saremo lieti di confrontarci con Sara Giudice – ha concluso- in maniera costruttiva per discutere dei principali problemi che riguardano i giovani italiani’.