(ANSA) – ROMA, 26 GEN – ‘Il Governo renda meno rigidi i vincoli del Patto di stabilita’ per i Comuni virtuosi che hanno fatto investimenti’. A chiederlo al ministro dell’Economia nel corso del question time alla Camera e’ Antonio De Poli, portavoce nazionale dell’UDC e coordinatore dell’UDC in Veneto.
‘Nei giorni scorsi – ha affermato De Poli – abbiamo assistito alla protesta di una dozzina di piccoli Comuni del Veneto che hanno annunciato la chiusura dei loro Municipi e la restituzione ai Prefetti delle loro competenze. Questa protesta nasce dall’impossibilita’ per le amministrazioni di garantire i servizi principali alle collettivita’ (asili, lavori stradali, servizi ai disabili) per effetto dei rigidi criteri di calcolo del Patto di stabilita’ combinati con i tagli imposti dal Governo agli Enti locali’.
‘Sono notevoli e punitivi – continua De Poli – i vincoli che vengono imposti a chi non rispetta il tetto fissato dal Patto di stabilita’: il divieto di assumere personale nuovo, l’impossibilita’ di accendere nuovi mutui e la riduzione del 10 per cento dell’impegno di spesa rispetto a quanto preventivato nel bilancio 2009. Si tratta in molti casi di una situazione paradossale, poiche’ si tratta di Comuni che, pur avendo sforato, hanno presentato bilanci con saldi spesso ampiamente in attivo’. ‘Il Governo – conclude Antonio De Poli – invece di riempirsi continuamente la bocca con vaghe promesse di federalismo dia risposte ai Comuni che stanno pensando in molti casi di non firmare il bilancio 2010 con l’inevitabile conseguenza del commissariamento dell’ente locale’.