(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 28 gen – “Tra le nuove imposte c’e’ anche quella di scopo sulle opere pubbliche, che e’ passata sotto silenzio, ma e’ molto pesante e colpisce in maniera indiscriminata”. Lo fa notare Gian Luca Galletti, vice presidente dei deputati Udc e membro della Bicamerale per il federalismo fiscale, all’indomani della presentazione del testo aggiornato sulla finanza municipale. “Il Comune – spiega – potra’ chiedere a tutti quelli che hanno beneficio dall’opera pubblica, quindi chi abita su una strada, per esempio, i negozi che si trovano li’, di partecipare alla spesa per realizzarla. Mentre il governo Prodi aveva previsto una quota fino al 30% in cinque anni” rispetto alla quale si poteva introdurre l’imposta, “ora la quota sale al 100% in 10 anni: l’opera pubblica non e’ piu’ a carico della fiscalita’ generale. I Comuni non riescono a fare investimenti, perche’ il Governo li ha affamati, e quindi faranno leva su questa possibilita’. E quante opere pubbliche piccole e grandi si fanno in una citta’? Si tratta di una nuova tassa mascherata”.
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