(AGI) – Todi (Perugia), 28 gen. – Il Terzo Polo e’ “un disegno politico che ha potenzialita’ enormi”. Ne e’ convinto Pier Ferdinando Casini che, a Todi, lancia l’unita’ dei moderati.
“La nostra responsabilita’ – ha sottolineato – e’ quella di non mettere in campo una piccola o grande fotocopia di quanto fatto da Berlusconi. Lui voleva unire i moderati, ma ha posto la sua persona al centro di tutto. Esattamente il contrario di quanto stiamo facendo noi. Il limite di questa operazione e’ che questo progetto venga interpretato come un’alleanza di gruppi dirigenti che stanno nel palazzo. Se sara’ cosi’ – ammonisce Casini – allora fallisce. Esso si deve radicare nel bisogno di alternativa che c’e’ nel Paese”. Per quanto riguarda la leadership, Casini sottolinea: “E a disposizione di chiunque venga a lavorare per il Paese. Nessuno di noi e’ venuto a mettere il cappello su una cosa piu’ grande dei nostri partiti”. Per quanto riguarda le alleanze, invece, Casini e’ equidistante nel giudizio.
“Bisogna spersonalizzare la questione. Noi vogliamo il cambiamento e, per questo, Berlusconi dovrebbe fare un passo indietro per favorire un Governo di centrodestra sostenuto da una piu’ ampia base parlamentare. Berlusconi non vuole piu’ governare, e allora dobbiamo parlare anche a chi sta con lui, per facilitare un’alternativa che anche loro vogliono. Anche con il Pd – ha aggiunto – ci deve essere un rapporto di grande rispetto. Ranieri, a Napoli, e’ una persona che avrebbe potuto anche avere il nostro sostegno. Ma il dialogo diventa difficile se, ad esempio, non si chiarisce la posizione su Mirafiori”.
Il Terzo Polo non vuole le elezioni anticipate perche’ “non sono la medicina”.
Ma – sottolinea Casini – di fronte al blocco, non avremo paura di andare al voto”. Il leader dell’Udc avverte infine i compagni di strada a non cadere nella trappola delle risse.
“Noi siamo – ha detto – una forza serena, tranquilla e responsabile. Se si va alle urne bisognera’ che gli italiani abbiano chiaro chi e perche’ li ha portati a quel punto. Se cadiamo nella rissa – ha rimarcato – saremo liquidati come complici”.