(AGI) – Roma, 28 gen. – “Berlusconi fermi l’escalation contro la magistratura e chiarisca i punti oscuri agli italiani”. A chiederlo in una nota e’ stato il deputato dell’Udc Pierluigi Mantini.
“Cosa c’e’ dietro la porta dell’ufficio di Segrate che non puo’ essere conosciuto? Perche’ ha continuato a frequentare Garcia Polanco dopo il ritrovamento di chili di cocaina nel suo appartamento? Chi e’ il “lui” che ha consigliato a Nicole Minetti di fare una finta denuncia di furto dell’autovettura su cui e’ stato arrestato un narcotrafficante? Sono solo alcuni dei lati oscuri di un allarmante quadro di ricatti, criminalita’ e prostituzione nel quale il premier non puo’ rimanere indifferente se non causando un gravissimo danno al Paese”, ha sottolineato.
“Berlusconi non puo’ pensare di sfuggire le domande solo attaccando la magistratura”, ha insistito, “ha diritto a tutte le garanzie processuali ma non deve coinvolgere le istituzioni e l’Italia nei suoi problemi personali”. “Il voto con cui la maggioranza nella Giunta per le autorizzazioni ha autoqualificato i contestati reati di prostituzione minorile e concussione nel caso Ruby come reati ministeriali commessi ‘nell’esercizio delle funzioni ministeriali’, e’ il segno piu’ evidente dell’uso privato delle istituzioni e dell’assenza di una cultura di governo”, ha concluso, “e’ una seria questione politica e non giudiziaria che deve essere risolta dagli italiani e non solo dai giudici”.