Roma, 30 gen. (Adnkronos) – L’educazione civica torni sui banchi di scuola con il rango di materia ‘obbligatoria e autonoma’, come negli anni Sessanta e Settanta. A proporlo e’l’Udc con una iniziativa legislativa presentata dall’ex deputato centrista Luciano Ciocchetti, oggi vice presidente della Regione Lazio.
“I fenomeni di bullismo, di violenza di minorenni su minorenni e negli stadi, la perdita di rispetto degli altri e delle cose comuni -spiega Ciocchetti- aumentano la necessita’ di rendere obbligatorio l’insegnamento dell’educazione civica nella scuola, in modo da rafforzare i concetti e la cultura del rispetto nelle nuove generazioni”.
Per questo, sottolinea l’esponente Udc, occorre rivalutare l’educazione civica, facendone una materia obbligatoria e ‘autonoma’, assegnandole “il giusto rilievo strategico, civile, politico e formativo delle future generazioni di italiani, anche alla luce della profonda crisi di valori che sta colpendo i giovani nel nostro Paese”.
L’educazione civica, “intesa come insegnamento e processo formativo con cui i giovani vengono preparati al ruolo di cittadini, protagonisti attivi della comunita’ nazionale, informata ai princi’pi e ai valori costituzionali”, deve quindi tornare ad essere, come 40 anni fa, “materia obbligatoria e autonoma nelle scuole inferiori del primo e del secondo ciclo di istruzione e formazione”.
“Sin dai lavori preparatori della riforma scolastica del 1958 -osserva Ciocchetti- l’educazione civica era intesa come materia di insegnamento mirante all’istruzione e alla formazione sociale, giuridica e politica del futuro cittadino. Nel 1994, nel corso della Assemblea generale della Association for the Evalutation of Educational Achievement, l’educazione civica veniva definita come l’insegnamento e il processo formativo ‘con cui i giovani vengono preparati al proprio ruolo di cittadini all’interno di societa’ democratiche'”.
-“Tuttavia, la storia dell’insegnamento dell’educazione civica all’interno dei programmi della scuola italiana ha evidenziato un percorso elaborato che ne ha gradualmente trasformato il concetto e le finalita’. Attualmente -sottolinea l’esponente centrista- l’educazione civica non e’ ancora dotata di ampia e sicura autonomia didattica, ne’ il suo apprendimento costituisce oggetto di distinta valutazione individuale”.
“L’attuale configurazione dell’insegnamento dell’educazione civica in Italia risulta, quindi, piuttosto ‘trasversale’ e ‘interdisciplinare’, limitando variamente l’autonomia della sua trattazione e non consentendo neppure -conclude Ciocchetti- una verifica sull’effettivo svolgimento di questa attivita’ didattica”.