(9Colonne) Roma, 3 feb. – “Non abbiamo mai condiviso il giustizialismo della Lega. E ancora di più ci opponiamo quando esso diventa il criterio-guida per fare le leggi, perché rischia di mettere in crisi l’intero sistema valoriale su cui è fondata la giustizia italiana”. Lo dichiara Lorenzo Ria, deputato dell’Unione di Centro e Responsabile nazionale Udc per l’Ufficio Giustizia, in merito al provvedimento discusso in Commissione Giustizia alla Camera che mira a rendere inapplicabile il rito abbreviato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo.
“Se è vero che l’ergastolo è una pena comminata a delitti di particolare gravità – spiega l’esponente centrista – è pur vero che, in tali casi, avvalersi del rito abbreviato non garantisce significative riduzioni di pena, ma si limita a tramutare l’ergastolo in trent’anni o, in casi ancora più gravi, al solo esonero dall’isolamento diurno. Trovo ingiusto abolire tout-court questo istituto, che non inficia la pena e resta comunque un importante strumento di deflazione in un sistema com’è il nostro, ingolfato da processi interminabili e dalla carenza di personale”.
“Non è la prima volta – sottolinea Ria – che la Lega esaspera il concetto di legalità, cercando di introdurre nell’ordinamento istituti che inaspriscono il nostro sistema penale. Quando si affrontano materie così delicate, però, è doveroso rifarsi ai valori costituzionali, tra i quali si annovera sì, la certezza della pena, ma prima di tutto la dignità della persona e le garanzie del cittadino”.