Ruby: Mantini, con voto Camera bugie di Stato a italiani

(ANSA) – ROMA, 3 FEB – ‘Ha vinto la tesi della ‘nipote di Mubarak’, uno scandalo ancora maggiore degli scandali di Arcore.

Il voto non ha effetti giuridici ma e’ devastante sotto il profilo del conflitto istituzionale. Il premier non si ispira al principio di leale collaborazione ma a quello delle bugie agli italiani. Il processo faccia con serenita’ il suo corso e Berlusconi si difenda e chiarisca’. Cosi’ Pierluigi Mantini esponente dell’Udc nella Giunta per le autorizzazioni commenta il voto dell’aula di Montecitorio sul caso Ruby.

‘Noi – spiega – abbiamo espresso cinque ragioni di condanna politica. La prima e’ di ordine morale perche’ chi esercita rilevanti ruoli istituzionali dovrebbe avere una condotta improntata al decoro e al buon esempio, come e’ stato da piu’ parti sottolineato da voci autorevolissime. La seconda ragione riguarda la condizione di ricattabilita’ nella quale si e’ posto il Presidente del Consiglio anche per la disinvoltura con cui si sono avuti rapporti con persone coinvolte nel narcotraffico. La terza ragione politica – prosegue Mantini – consiste nell’avvilente concezione della donna e dell’uso dei minori che emerge dai fatti di Arcore. La quarta motivazione politica di censura e’ costituita dal grave discredito internazionale del Paese che discende dalla condotta del premier. Il quinto preoccupante motivo di condanna politica discende dal coinvolgimento delle istituzioni nella difesa personale del premier che, anziche’ chiarire i fatti nel processo, provoca un lacerante conflitto contro la magistratura e tra istituzioni’.










Lascia un commento