(AGI) – Perugia, 4 feb. – “Nessuna crociata ideologica sull’inserimento di San Francesco e San Benedetto nello Statuto regionale. Non ho intenzione di alimentarla perche’ non serve.
Non serve alla Chiesa, che gia’ li venera come Santi, non serve a loro stessi, beati in paradiso e riconosciuti sulla terra come patroni d’Italia l’uno e d’Europa l’altro e non serve nemmeno alla mia parte politica, che potrebbe intestarsi battaglie anche su molti altri argomenti”. Cosi’ Sandra Monacelli, capogruppo Udc in Consiglio regionale che, in una nota, ricorda come “San Francesco e San Benedetto sono grandi figure e non due fiori qualunque sbocciati fuori da un contesto e senza un seguito”. “Ostinarsi nel rifiuto di riconoscere le radici cristiane dell’Umbria e’ un insulto, prima ancora che alla fede, alla verita’ – prosegue -. Piu’ volte in questi giorni ho sentito dire che la nostra Regione ha problematiche piu’ importanti, quali l’emergenza economica, e che con i Santi non si mangia. Puo’ essere vero, ma anche no. L’opera di San Benedetto e San Francesco e’ senza ombra di dubbio apprezzata in tutto il mondo, al punto da costituire il motivo principale per cui l’Umbria e’ conosciuta in Italia e all’estero, come testimonia il gran numero di turisti attratti proprio dai luoghi legati a queste figure. C’e’ quindi intorno a loro una gran risorsa che produce un vivace turismo religioso”. “Ed allora – conclude Sandra Monacelli -, rinnovo l’appello a tutti gli uomini liberi del Consiglio regionale, chiedendo di abbandonare quegli ingombranti pregiudizi politici che hanno impedito la disponibilita’ ad un confronto schietto nel nome di un’identita’ non inventata o sforzata, ma scritta nella storia della nostra terra incredibilmente riconosciuta da tutti ma non dalla nomenclatura politico istituzionale”.