(9Colonne) Roma, 8 feb – “Se il Governo intende mascherare come ‘riforma della giustizia’ una riedizione del processo breve col solo scopo di trovare salvacondotti per il premier è sulla strada sbagliata”. Lo dichiara Lorenzo Ria, responsabile nazionale dell’Ufficio Giustizia dell’Unione di Centro, in merito alla richiesta del Pdl di ricalendarizzare il ddl sul processo breve in Commissione Giustizia.
“Le ragioni che avevano portato la Camera ad affossare quella proposta sono ancora in piedi: si cancellerebbero migliaia di processi, si stravolgerebbe il sistema processuale penale italiano senza alcuna garanzia per i cittadini che attendono una risposta dalla giustizia. Il tutto per trovare l’ennesima scappatoia dai processi del premier” – spiega Ria. “Il testo proposto dalla maggioranza, all’epoca, fu stroncato dalle audizioni degli operatori del diritto e dei professori universitari, che si espressero in maniera del tutto negativa nei confronti del provvedimento. I cittadini richiedono a gran voce efficienza nella giustizia, ma non è questo il modo di migliorare il sistema.
Il ministro Alfano pensi piuttosto a potenziare gli organici e a destinare le giuste risorse, invece che ricercare ogni giorno la soluzione dei problemi del premier a discapito dei diritti degli italiani”.