(ANSA) – VENEZIA, 8 FEB – La questione ‘Canal Grande’ per l’Udc veneziano diviene simbolo per rilanciare la battaglia per chiedere che Venezia diventi una citta’ a statuto speciale.
Il partito di Casini, con in testa l’assessore Ugo Bergamo e il consigliere Ennio Fortuna, ex procuratore generale della citta’ lagunare, ha presentato oggi una ‘campagna’ che prevede l’attivazione di una specifico sito, il varo di un ‘manifesto’ che sara’ proposto alla firma dei cittadini, oltre a alcuni appuntamenti mensili da organizzare.
‘L’Udc – ha spiegato Bergamo – si fa carico di interpretare il senso di sorpresa e indignazione della popolazione rispetto alle ormai evidenti forzature e scelte che non vanno nella direzione di garantire a Venezia una piena sovranita’ funzionale e gestionale del territorio di sua competenza’. Per l’Udc lo ‘scippo’ del Canal Grande e’ nei fatti, anche se il ministro Calderoli dice non essere avvenuto, ed e’ motivo per rilanciare la richiesta che le competenze sulle acque lagunari, quelle non pertinenti alla grande navigazione, passino alla competenza diretta del Comune mettendo cosi’ ordine sotto una regia unica a una ‘giungla’ di competenze. ‘C’e’ la necessita’ – ha detto Bergamo – che il Comune sia ‘padrone in casa propria’; altri lo dicono come slogan ma non lo applicano nei fatti. Bisogna dare sovranita’ piena al Comune nel suo territorio senza sentirsi ospite’. In sostanza, per l’Udc la questione del Canal Grande come altre ‘sviste’ contenute nel provvedimento ‘taglialeggi’ – dall’abrogazione del passaggio della province di Venezia e Mantova al regno d’Italia al comune ‘allargato’ – indicano che il Comune non ha titolarita’ ne’ sulle acque ne’ sui territori di terraferma. Fortuna ha annunciato una interrogazione al sindaco Giorgio Orsoni per sapere quali passi intende assumere e ha indicato che e’ la dimostrazione ‘che il governo e’ in stato confusionale’. (ANSA).