(ANSA) – ROMA, 9 FEB – ‘Condivido l’amarezza di Marina Berlusconi ingiustamente colpita dallo scandalo Rubygate che riguarda il padre; non condivido pero’ l’indignazione verso una certa stampa dal momento che questo costume infimo di ‘manganellare’ mediaticamente gli avversari politici lo ha iniziato la stampa di proprieta’ della sua famiglia, colpendo prima Boffo, il direttore dell’Avvenire e poi la famiglia Tulliani, solo perche’ legata a Fini’. Lo afferma Amedeo Ciccanti, vice capogruppo Udc alla Camera.
‘Una certa stampa come ‘ventilatore di fango’ sugli avversari politici – aggiunge il parlamentare – e’ un metodo inaugurato da una certa destra che e’ riuscita ad ereditare da una vecchia sinistra, che mira ad eliminare l’avversario politico piuttosto che a confutarne le diverse opinioni e Silvio Berlusconi ne ha fatto ampio uso’. ‘Chi di stampa ferisce – conclude – di stampa perisce!’. (ANSA).