(AGI) – Roma, 11 feb. – “Sono stupito e sconcertato per tutto il polverone che si e’ scatenato sulla giornata del 17 marzo. E’ la dimostrazione che anche nelle classi dirigenti del nostro Paese si e’ perso il senso dell’Italianita’. Seguendo le diverse dichiarazioni mi sembra emerga dal subconscio una sorta di rimozione dell’idea che e’ stato bello fare di una espressione linguistica e geografica, uno stato e una comunita’ nazionale. Un processo che e’ costato molto in termini di sacrifici, di sangue, di fatica e di riconciliazione che vale la pena celebrare con una grande giornata di festa di valore civico”. Lo afferma l’esoponente dell’Udc, Savino Pezzotta, che prosegue: “Capisco e non condivido le posizioni di esponenti leghisti che devono spiegare ai loro militanti il passaggio dalla secessione ai festeggiamenti dell’unita’, ma gli altri proprio non li comprendo. Non credo che una giornata in piu’ di lavoro salvi la nostra economia . Nella vita di un popolo, di una nazione, di una societa’ e di uno Stato ci sono momenti che se ben gestiti danno un senso profondo dello stare insieme e ricreano le condizioni di una coesione che puo’ essere utile anche all’economia”.