Roma, 11 FEB (Il Velino) – “Nonostante le corse ai ripari dei gestori idrici delle nostre province, in alcuni comuni la concentrazione dell’arsenico nelle acque ad uso potabile non e’ ancora rientrata nel limite dei 10 microgrammi per litro stabilito dall’Unione europea”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli del Consiglio regionale del Lazio Roberto Carlino. “A due mesi dalla precedente audizione da me convocata, nella quale si analizzo’ la situazione e si illustrarono i provvedimenti da realizzare a breve termine, oggi alcuni sindaci hanno comunque dovuto dichiarare la non potabilita’ dell’acqua erogata o imporre limitazioni d’uso alla popolazione. Non c’e’ dubbio che questa sia una situazione spiacevole per i cittadini dei comuni interessati, i quali ne chiedono giustamente una veloce risoluzione. In attesa allora della risposta definitiva da parte della Commissione Europea circa la richiesta di deroga a 20 microgrammi per litro presentata dalla Regione Lazio, mi e’ sembrato giusto ed urgente quindi parlare con l’assessore Mattei per consultarci su come agire per rendere piu’ efficaci i provvedimenti gia’ presi. La Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli convochera’ per venerdi’ 18 febbraio in audizione il Garante del Servizio Idrico Integrato Di Stefano, il commissario straordinario dell’Arpa Lazio Carruba, le Segreterie Tecniche Operative, le Asl e gli stessi gestori idrici di Ato1, Ato2 e Ato4. Ritengo – conclude Carlino – che su un argomento del genere il dialogo diretto dei principali attori nella gestione e nel controllo del servizio idrico sia fondamentale e che, attraverso questo, si possa arrivare a trovare una soluzione nel breve-medio periodo per raggiungere il limite dei 10 microgrammi per litro”.