Rai: Rao, irricevibili proposte Butti, unico risultato sarebbe censura

(ASCA) – Roma, 11 feb – ‘La bozza del Senatore Butti per un atto di indirizzo sulla Rai, del quale stiamo discutendo in Vigilanza insieme ad un testo molto diverso della minoranza, contiene indicazioni irricevibili per il servizio pubblico, come abbiamo gia’ sottolineato nel dibattito in Commissione.

Liberta’ di informazione e autonomia, prima ancora del pluralismo, sono cardini senza i quali non ha senso aprire un confronto tra le parti’. Ad affermarlo e’ Roberto Rao, capogruppo dell’Udc in commissione di Vigilanza Rai.

‘In particolare -sottolinea Rao-, la norma che prevede l’intervento di un opinionista o addirittura di un comico per ogni ‘sensibilita’ culturale’ e il divieto di trasmissioni che abbiano ad oggetto temi gia’ trattati da altri programmi Rai negli otto giorni precedenti rappresentano una tale forzatura del buon senso e sottendono ad una confusione tale che l’unica soluzione sara’, come gia’ accaduto in passato, la censura o la chiusura per tutte le trasmissioni. Per non parlare del divieto di condurre trasmissioni o tg per chi si e’ candidato con partiti politici che, oltre ad essere una norma contra personam per Santoro e Sgarbi (tanto per fare i due nomi piu’ in vista), diventerebbe un divieto di apparizione in video per tutti coloro che anche una sola volta nella vita, magari in giovanissima eta’, si sono candidati in una municipalita’ o in un piccolo comune. E la ricerca negli archivi e’ gia’ partita… Riteniamo quindi che l’atto di indirizzo auspicato e proposto dal Presidente Zavoli avra’ forza e valore stringente per l’azienda se sara’ unanime o ampiamente condiviso’.

‘Altrimenti -conclude Rao- saremo alle solite divisioni sterili tra maggioranza e opposizione che lasceranno la Rai immobilizzata, com’e’ da diversi mesi, in balia delle opposte fazioni e di direttori e conduttori che considerano i loro spazi di approfondimento dei feudi dentro i quali possono fare il bello e il cattivo tempo senza alcun timore. Se la Vigilanza producesse un atto di indirizzo con simili forzature bisognerebbe prendere atto che il suo ruolo, piu’ che inutile, sarebbe dannoso per l’azienda e per gli utenti e trarne le conclusioni conseguenti’.

 

 










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