(ANSA) – PALERMO, 15 FEB – ‘La Sicilia sta attraversando una crisi politica, istituzionale e soprattutto finanziaria. Rischia di fare la fine della Grecia. Servono riforme strutturali, non piu’ rinviabili perche’ impopolari, che determinino tagli alla spesa pubblica regionale’.
Lo ha detto a margine della presentazione del coordinamento provinciale del partito a Palermo, il coordinatore regionale dell’UDC, Gianpiero D’Alia, ribadendo di condividere la proposta del presidente dell’Assemblea regionale, Francesco Cascio, di un governo di unità.
‘Abbiamo bisogno di una condivisione piu’ ampia di quella che viene dal perimetro della maggioranza – ha aggiunto D’Alia – Il presidente Cascio, con senso di responsabilita’ ha detto la verita’: l’Assemblea non funziona, c’e’ un livello di conduzione della politica regionale che rende impossibile qualsiasi riforma e da questo stato di cose bisogna uscire’.
Per D’Alia ‘e’ superato il tempo dei regolamenti di conti, ciascuna forza responsabile, poiche’ e’ anche responsabile dello sfascio della Regione, deve dare una mano’. Per l’UDC le priorita’ sono ‘la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, lo smantellamento di tutte le societa’ partecipate, l’adozione di un codice regionale antimafia, la riforma delle province’. ‘E’ necessario un patto di legislatura – ha concluso D’Alia – per individuare un pacchetto di riforme da portare in Assemblea che trovi il consenso di maggioranza e opposizione e che abbia un effetto immediato sul bilancio della Regione’.