(ANSA) – ROMA, 16 FEB – ‘I dati pubblicati dall’Istat sono allarmanti, ci mostrano la fotografia di un Paese che sta gradualmente rinunciando alla vacanza, soprattutto quella di pochi giorni. Altro che tassa di soggiorno; il governo, invece di aumentare le imposte in un settore che oggi versa in piena crisi, sia dia da fare per investire in programmi mirati di sostegno e studi soluzioni concrete di rilancio’: cosi’ Deodato Scanderebech, responsabile turismo dell’Udc, commenta i dati diffusi oggi dall’Istat sul turismo nel 2010.
‘Il viaggio, inteso non solo come puro sfogo ma anche come momento di ristoro psico-fisico, e’ una necessita”, spiega l’esponente Udc. ‘Vanno innanzitutto potenziati e favoriti gli strumenti che rendono possibile accedere alla vacanza anche alle fasce piu’ deboli, ai giovanissimi, alle famiglie numerose e ai soggetti con esigenze speciali, con particolare attenzione alle vacanze brevi, come ad esempio i weekend’.
‘Si potrebbero introdurre – conclude Scanderebech – incentivi per le vacanze, tipo ‘Buoni vacanze’, specie per chi ha esigenze particolari (le fasce piu’ deboli, i giovanissimi, i portatori di handicap) e decide di partire per pochi giorni. Questa iniziativa oltre a soddisfare un’esigenza sociale, rappresenta un eccellente strumento di destagionalizzazione’.