Pedofilia: Motti, in Ue sanzioni piu’ dure ma scuole a rischio

Roma, 17 FEB (Il Velino) – Circa il 15 per cento dei minori in Europa e’ il potenziale oggetto delle attenzioni di pedofili e molestatori sessuali. Le pene ed i tempi di giudizio sono molti differenti da Stato a Stato dove sensibilita’ diverse, tradizioni culturali e sentire comune spesso ispirano la legislazione nazionale. Con 40 voti a favore, 5 contrari e zero astensioni, la commissione per le Liberta’ pubbliche, la Giustizia e gli Affari Interni (Libe) del Parlamento europeo ha approvato lunedi’ scorso a Strasburgo la relazione dell’onorevole Roberta Angelilli “sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia”.

Sanzioni piu’ rigide contro i pedofili e prevenzione degli abusi e protezione delle vittime. Stupisce la bocciatura per soli due voti degli emendamenti di Tiziano Motti dell’Udc, gia’ approvati nella Relazione di parere presentata dalla commissione Donne, con cui si chiedeva di interdire l’accesso alle professioni e alle attivita’ di volontariato a contatto con i minori ai responsabili del reato di pedofilia. “Alla fine su questo tema specifico e’ passato un compromesso all’acqua di rose che non tutelera’ nessuno – ha commentato Motti – mentre e’ certo che anche il cittadino piu’ garantista abbia qualche remora a mandare la figlioletta in gita scolastica con un docente accompagnatore condannato per reati di pedofilia”. Nella Direttiva della commissione europea, che presto diventera’ legge anche in Italia, anche alcuni motivi di soddisfazione per Motti, come l’approvazione in compromesso tra i gruppi parlamentari dell’eliminazione immediata, seguita dal blocco, dei contenuti pedopornografici on-line. 

 










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