(ANSA) – ROMA, 2 MAR – ‘L’iniziativa del conflitto contro la magistratura di Milano e’ in se’ grave e anche frutto di ignoranza. La magistratura, procura e giudice per le udienze preliminari, non ha invaso alcun potere del parlamento poiche’, anche sui reati ministeriali, la giurisdizione spetta ai giudici e la Cameranon puo’ decidere la natura dei reati e il merito dei conflitti di competenza interni alla giurisdizione’: lo afferma Pierluigi Mantini, capogruppo Udc in giunta autorizzazioni.
‘Berlusconi – prosegue – eserciti le sue garanzie nel processo e non coinvolga le istituzioni nei suoi problemi. La competenza ad elevare il conflitto dinanzi alla Corte Costituzionale spetta comunque a chi ha la rappresentanza esterna della Camera ossia al Presidente e all’Ufficio di Presidenza. L’aula di Montecitorio non e’ mai stata investita della decisione in assenza di proposta dell’organo referente.
Sarebbe la prima volta nella sua storia ed e’ certo preferibile seguire i precedenti, a garanzia di tutti. Quanto al merito, e’ avvilente e ridicolo riproporre un voto sulla tesi di ‘Ruby nipote di Mubarak’ quale presupposto della ministerialita’ del reato di concussione. Il mondo intero potrebbe considerare i parlamentari italiani – conclude – al pari dei mercenari di Gheddafi’. (ANSA).