(ANSA) – ROMA, 27 APR – Chiarire per legge che alimentazione e idratazione artificiale non sono trattamenti sanitari, cosi’ da sottrarre il tema in modo definitivo dalle contestazioni per cui si andrebbe a ledere l’articolo 32 della Costituzione impedendo che si possano interrompere. E’ la direzione di uno degli emendamenti presentati dall’Udc al ddl sul testamento biologico, che, se approvato, stabilirebbe per la prima volta per legge che nutrizione e idratazione non sono terapie.
Sul tema, nel corso dell’iter in commissione della legge, si era divisa anche la comunita’ scientifica. Attualmente il testo dice solo che alimentazione e idratazione non possono essere interrotte perche’ considerate ‘sostegno vitale’.
‘L’emendamento – spiega Paola Binetti – offre ulteriore chiarezza rispetto alla Costituzione’, che all’articolo 32, comma 2, prevede appunto che ‘nessuno puo’ essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non puo’ in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana’.
‘Abbiamo anche presentato – ha detto Binetti a margine dei lavori della commissione Affari Sociali – un’altra richiesta di modifica per specificare meglio la differenza fra un paziente in stato vegetativo e uno in stato terminale, perche’ sui malati terminali insistere con idratazione e alimentazione potrebbe essere accanimento terapeutico’. (ANSA)