1 Maggio: Pezzotta, negozi aperti? Possibili deroghe ma mai rottamare festivita’

Roma, 29 apr. (Adnkronos) – ‘Primo maggio con i negozi aperti?Mi rendo conto che ci sono momenti particolari nei quali si possono trovare delle deroghe. Ma devono valere per casi particolari. Vale, per esempio, quest’anno per Roma dove si concentra una massa cosi’ grande di persone che forse puo’ essere utile tenere una certa flessibilita’. Ma deve essere concordata con il sindacato, con il comune. Non puo’ essere imposta. Non capisco perche’ la si voglia fare a Milano o a Firenze. A meno che il sindaco di Firenze non voglia un’altra volta rottamare. Ma rottamare il 1 maggio non serve’. Lo dice Savino Pezzotta, ex leader della Cisl e deputato Udc, a ‘Una domanda a…’, sul sito Ign/Adnkronos, a proposito delle polemiche sui negozi aperti nel giorno della Festa del lavoro.

‘Sul 1 maggio -prosegue- per prima cosa bisogna stabilire dei principi perche’ se non abbiamo chiari i principi di fondo, tutto puo’ essere cambiato e stravolto: la Repubblica italiana ha tre festivita’ civili, il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Non ne ha centomila.

E’ sbagliato far diventare una festivita’ civile un fatto meramente economico. Una comunita’, una Repubblica, un popolo devono avere dei momenti celebrativi. Allora, il 1 maggio deve essere salvaguardato proprio come festivita’ civile, oltre che giorno del lavoro. E’ una festivita’ civile di una Repubblica che, guarda caso e per fortuna, e’ ancora fondata sul lavoro’.

 










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