(DIRE) Roma, 3 mag. – “Condivido la posizione del senatore Enrico La Loggia, presidente della commissione parlamentare bicamerale per l’attuazione del Federalismo Fiscale sullo stato del secondo decreto di Roma Capitale. Non siamo affatto a buon punto, anzi, siamo fermi. Personalmente sono ormai rassegnato al fatto che la riforma di Roma Capitale non sara’ altro che l’ennesimo tentativo abortito di innovare e migliorare le istituzioni capitoline. Una vicenda che si ripete inesorabilmente da trent’anni”. Lo dichiara Francesco Smedile, presidente della commissione capitolina Riforme Istituzionali per Roma Capitale e consigliere Udc, all’Assemblea Capitolina commentando l’intervento odierno presso la commissione regionale Federalismo Fiscale e Roma Capitale della Regione Lazio del senatore Enrico La Loggia.
“Non credo inoltre- prosegue Smedile- che sia un mistero l’ampiamente e ripetutamente dimostrata volonta’ della Lega di contrastare il cammino di decreti per la capitale.
Un’atteggiamento sostenuto anche da molti deputati e senatori di diversi partiti di maggioranza ed opposizione che hanno addirittura gioito della brutta sorte che hanno avuto i tentativi di riforma”.
“Ringrazio il presidente la Loggia- aggiunge Smedile- per l’impegno profuso fino ad oggi, ma soprattutto perche’ e’ la prima voce che si propone fattivamente nel tentativo di realizzare qualcosa di concreto. Senza l’aiuto del Governo, del Parlamento, della Regione e della Provincia, Roma da sola non potra’ mai farcela”.
“La scadenza della delega al governo e’ stata rinviata al 21 novembre- conclude Smedile- il mese piu’ appropriato per recitare il ‘de profundis’ su questa vicenda, magari come al solito scaricandosi l’uno con l’altro le responsabilita’”.