(DIRE) Rimini, 10 mag. – “Fino a che non c’e’ il primo turno, noi lavoriamo per andare al ballottaggio. Quando e se non ci andremo, ne riparliamo. Al ballottaggio i voti si chiedono a tutti: si chiedono ai cittadini per bene, non al Pdl, alla Lega. Si chiedono a sinistra, a destra e al centro, di sopra e di sotto.
Piu’ gente vota e meglio e'”. Cosi’ Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, ipotizza i possibili scenari in vista delle amministrative a Rimini. L’Udc a Rimini e’ alleata al centrosinistra in Provincia, ma per le comunali ha schierato il candidato sindaco ex Psi Marco Moretti, che in un primo tempo si era lanciato come candidato di tutto il centrodestra: “Nessun imbarazzo- dice Casini- perche’ noi ci pigliamo la responsabilita’ di fare le nostre scelte alla luce del sole. Per la Provincia abbiamo fatto una scelta e finche’ le stesse Province non saranno tagliate noi ci staremo con il nostro assessore Vincenzo Mirra. Ma qui c’e’ un’altra campagna elettorale. Ci sottoponiamo al giudizio della gente”.
L’ex presidente della Camera, durante il proprio comizio in vicolo Pescheria, a due passi dal comitato elettorale del candidato sindaco del centrosinistra Andrea Gnassi, elogia il proprio candidato a piu’ riprese: “Moretti sara’ il difensore civico dei cittadini, quando sara’ in Consiglio comunale sara’ li’ a presidiare. Moretti resta inascoltato sull’amministrazione della citta’, Rimini da tempo non e’ piu’ amministrata. È una citta’ bellissima, ma ha dei nuovi problemi che se non si affrontano diventeranno irreversibili”.
Precisando a margine del comizio di parlare di “una citta’ da tempo non piu’ amministrata bene”, Casini vuol comunque dare il giusto peso alla prossima tornata elettorale e rivendica un ruolo per l’Udc: “Queste elezioni amministrative non sono una prova generale delle politiche, sono una prova amministrativa. Una citta’ non si amministra senza le persone che parlano il linguaggio della serieta’. Insomma, non credo si governi senza di noi: non e’ importante sapere chi vince, ma che chi vince dal giorno dopo sappia governare”.
Dopo la visita a Cattolica in mattinata, a sua volta impegnata nel test amministrativo tra pochi giorni, Casini arriva a meta’ pomeriggio nel capoluogo festeggiato da tutto lo stato maggiore locale del partito. Appena arriva in vicolo Pescheria, dove e’ stato allestito un piccolo palco e dove sventolano qua e la’ le bandiere con lo scudo crociato, il centrista numero uno scherza subito: “Caspita, mi sembra un palco sullo stile di quelli di Fanfani, un po’ rialzato, ma io non ne ho bisogno”. Casini dice di tornare sempre volentieri a Rimini e cita Nelson Mandela: “In questa citta’ vengo con piacere, queste sono le ultime elezioni che ci saranno a Rimini prima della sfida delle elezioni politiche. ‘Ciascuno di noi e’ padrone di se’ e del proprio destino’. Basta pensare- rimarca l’ex presidente della Camera- che siano gli altri a delineare il nostro futuro, diamoci da fare tutti assieme”.