Puglia: Longo, welfare non si risolva in grossolani sprechi

(ASCA) – Bari, 23 mag – ‘E’ certamente condivisibile l’idea che il Welfare possa tramutarsi in un investimento produttivo, a patto naturalmente che gli aiuti in tal senso non si risolvano in grossolani sprechi, in indiscriminati sussidi a pioggia o, peggio, in favori mirati alle cosiddette ‘aree di appartenenza”. Lo dichiara, in una nota, Peppino Longo, consigliere dell’Udc alla Regione Puglia.

‘Il secondo piano regionale per le famiglie – prosegue Longo – oltre al sostegno al lavoro, alla genitorialita’ e agli aiuti all’infanzia, si propone, come noto, l’obbiettivo di combattere la poverta’; un dramma sociale, questo, tale da non potere essere eluso da nessun governo regionale’.

‘Stando alle piu’ recenti statistiche – aggiunge l’esponente dell’Udc – in Puglia il tasso delle famiglie che vivono ai limiti della sussistenza e’ nella misura del 21%, ossia pari al doppio della media nazionale’.

Per certificare le sue affermazioni il consigliere Longo cita alcuni dati dell’Agenzia delle Entrate secondo cui ‘sono circa 800mila i contribuenti pugliesi che rientrerebbero nella fascia disagiata, e che dunque bussano alle casse dell’amministrazione pubblica per ottenere sussidi, agevolazioni, contributi ecc’.










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