(9Colonne) Roma, 25 mag – “Un disastro telematico e uno spreco di denaro pubblico”. Con queste parole Antonio De Poli, deputato e portavoce Udc, definisce il sistema Sistri, uno strumento per la tracciabilità informatica dello smaltimento dei rifiuti pericolosi. A lanciare l’allarme, fra gli altri, anche le imprese di Confartigianato Veneto che denunciano il totale malfunzionamento del sistema.
Per questo motivo, De Poli ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in cui si chiede di sapere come il Ministero intenda intervenire e se intende o meno accogliere la richiesta di proroga di almeno un anno, espressa dalle associazioni di categoria. “Tutte le imprese aderenti a Confartigianato Veneto chiedono il ritiro dello strumento informatico Sistri – si legge nel testo dell’interrogazione parlamentare -, il recupero di tutte le quote che le imprese hanno ingiustamente pagato nel 2010 e 2011”. Il malfunzionamento del sistema avrebbe, infatti, una conseguenza estremamente pratica: se il Sistri non funziona tutte le imprese che hanno versato, in due anni, 200 milioni di euro rischiano dall’1 Giugno delle sanzioni. “Praticamente una beffa – prosegue De Poli – : è sconcertante quello che il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo ha detto sul sistema. I numeri forniti da Confartigianato imprese Veneto parlano chiaro: su oltre 3500 segnalazioni di imprese che hanno tentato di collegarsi al Sistri, il 90% ha segnalato gravi problemi”. Al Ministro, conclude il segretario regionale Udc in Veneto, “chiediamo come il Ministero intenda intervenire anche sulla base della richiesta delle imprese di una profonda revisione dell’intero impianto normativo e della proroga di almeno un anno del sistema”.