Roma, 5 giu. (TMNews) – Il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, lancia un messaggio agli esponenti del Pdl invitandoli a sfidare il premier Silvio Berlusconi, a tagliarlo fuori, e a costruire un Ppe italiano con il partito di Pier Ferdinando Casini.

In una intervista ad Avvenire, il vicepresidente della Camera sottolinea: “L’area dei moderati non si può costruire intorno a Berlusconi. Lui ha avuto mille occasioni per farlo e non ha fatto nulla per sfruttarle. Ora il suo ciclo si è esaurito e non c’è più nulla da fare”. Secondo Buttiglione “se Silvio estremizza la lotta politica rischia solo di consegnare il paese nelle mani degli estremisti. E un governo con le facce du Di Pietro, De Magistris, Vendola sarebbe una catastrofe anche per lui. Questi non vogliono giustizia, vogliono solo vendetta. Vogliono una legge distruttiva per l’azienda che Berlusconi ha messo in piedi”. L’Udc, invece, assicura il presidente del partito vuole “esattamente il contrario ed è per questo che dico: ‘Silvio non forzare più’. Non ostacolare il processo di formazione del Ppe. Non metterti in mezzo e non pretendere di pilotare un progetto che non puoi pilotare”.

Buttiglione fa sapere di avere “un lungo elenco di nomi” del Pdl che potrebbero giocare un ruolo da protagonisti in quest’area moderata da costruire ma “ho deciso di non farli: tocca a loro decidere se e come sfidare a viso aperto Berlusconi. E’ un rischio ma è anche un’opportunità perché il paese è nelle sabbie mobili. Basterebbe che uno battesse un colpo, che rompesse un tabù e una valanga travolgerebbe il premier”. L’appello di Buttiglione è: “Nessuno vi chiede di rinnegare il vostro passato e anzi io per primo sono pronto ad ammettere le luci del progetto Berlusconi. Ma ora la luce si è spenta e occorre pensare al futuro”. Il presidente dell’Udc esclude pure una corsa di Berlusconi al Quirinale e osserva: “Nel Pdl molto si sta muovendo, molti capiscono che Berlusconi è al tramonto”.