Firenze, 13 giu. – (Adnkronos) – ‘Capisco le difficolta’ dell’assessore Ceccobao nel giustificare le tabelle allegate alla proposta di integrazione all’atto aggiuntivo sottoscritto dalla Regione Toscana e dal Governo il 22 gennaio 2010, ulteriore aggiornamento della precedente Intesa Quadro sottoscritta sempre da Regione Toscana e Governo nazionale il lontano 18 aprile 2003. Ma le mie affermazioni derivano da dati contenuti in documenti approvati dalla Giunta regionale. In particolare da un articolo (il 4, dal titolo ‘Priorita’ per i finanziamenti pubblici’) che contiene l’elenco delle priorita’ immediate di finanziamento a carico pubblico da reperire, seguito da un altro elenco, altrettanto parziale, delle ‘ulteriori priorita’ di finanziamento’. In pratica la spesa per le infrastrutture necessarie ammonterebbe a quasi 13 miliardi di euro ma, visto che e’ impensabile trovare tutti quei soldi, vengono individuati quegli interventi che o sono in parte gia’ finanziati o per i quali si faranno tutte le pressioni possibile perche’ alla fine ci sia un impegno concreto da parte del Governo’.
Cosi’, in una nota, il consigliere regionale dell’Udc Marco Carraresi replica all’assessore regionale Luca Ceccobao.
‘Da qui due elenchi ‘ridotti’ con le ‘urgenze’ per le quali la Regione batte cassa al Governo: il primo di quelle ‘immediate’ per 1749 milioni di euro; il secondo per le ‘ulteriori priorita” di 1896 milioni di euro. Insomma 3 miliardi e mezzo soltanto rispetto a quelli effettivamente necessari. Nel primo elenco delle opere ‘prescelte’ quasi tutte le province della Toscana sono prese in considerazione’.
‘Ma, tanto per cambiare – continua Carraresi – Firenze e l’area fiorentina -Prato compresa- ne escono ancora una volta fortemente sottostimate nelle loro esigenze e si devono ‘accontentare’ di 102,7 milioni di opere ‘funzionali’ alla nuova stazione dell’Alta velocita’ e di 16,5 milioni per ‘risarcire’ una minima parte dei danni provocati sempre dall’Alta velocita’ in Mugello. E non va certo meglio nel secondo elenco, quello delle priorita’ ‘minori’: 80 milioni per la nuova linea ferroviaria Osmannoro-Campi e 180 milioni (dei 370 che mancano ancora all’appello) per il completamento del sistema tranviario fiorentino)’.
‘Quindi in pratica per l’area piu’ vitale dell’intera regione viene richiesta solo poco piu’ della decima parte di quanto si vuole destinare a tutte le altre province. Cosi’ per Firenze e Prato vengono ‘rinviate’ a tempi migliori molte delle opere -anch’esse comunque minimali rispetto alle effettive necessita’ dell’area fiorentina- contenute nell’elenco generale. E cioe’: 31 milioni per la riqualificazione della linea ferroviaria Faentina; 11 milioni necessari per il completamento del polo tecnologico ferroviario dell’Osmannoro; 47 milioni (fra l’altro quantificati proprio dalla Regione) per riparare i danni ambientali provocati dall’alta velocita’ in Mugello; 280 milioni complessivamente previsti per la riqualificazione della statale 67 ‘Tosco-Romagnola’; 110 milioni per il potenziamento della linea ferroviaria Firenze-Pisa (alla faccia di chi vorrebbe che l’aeroporto di Pisa fosse lo scalo di riferimento per Firenze…)’.
‘Troppi ‘tagli’ per un’area -quella della Toscana centrale- dal cui sviluppo infrastrutturale dipende in maniera determinante lo sviluppo e la crescita equilibrata dell’intera regione. Esattamente l’opposto di una visione miope e campanilistica che sembrerebbe essere viceversa proprio a fondamento delle scelte operate ancora una volta dalla Giunta regionale’, conclude Carraresi.