Famiglia: Binetti, ordinamento garantisca legame nonni-nipoti

Roma, 19 giu. – (Adnkronos) – Tenere vivo il legame tra nonni e nipoti, soprattutto nel caso di rottura di matrimonio o convivenza, inserendo nel diritto di famiglia un vero e proprio diritto di visita.

E’ quanto prevede una proposta di legge presentata dalla deputata dell’Udc Paola Binetti, che parte dal presupposto che nel nostro Paese ogni anno “25mila nonni vedono pregiudicato o, talora, distrutto il rapporto con i nipoti” e si pone quindi l’obiettivo “di mettere al centro dell’attenzione la famiglia intesa come patto intergenerazionale, portatore di diritti e doveri di reciprocita’.

Valorizzare il ruolo svolto dai nonni, infatti, li vincola in una relazione di cura anche di tipo compensatorio e offre loro la speranza, tutt’altro che remota, di una azione di sostegno nei loro confronti svolta dai nipoti, una volta diventati adulti”.

“I nonni -ricorda l’esponente centrista- sono le uniche persone che, in alcune fasi critiche della vita dei minori e in certe ore della giornata, hanno tempo per occuparsi concretamente di loro, svolgendo nei loro confronti un ruolo educativo paragonabile a quello dei genitori e divenendo, in questo modo, un importante punto di riferimento, non solo affettivo”.

Basti pensare che “in Italia, solo il 15 per cento dei bambini piccoli va all’asilo nido, gli altri vanno dai nonni, vero e proprio vantaggio per l’economia del Paese (ammonta ad 8 miliardi di euro la cifra che i nonni consentono di risparmiare). Una recente indagine svolta dalla Bocconi ha evidenziato che le mamme che possono contare sull’aiuto dei nonni hanno il 40 per cento di possibilita’ in piu’ di conciliare la famiglia con il lavoro. Se in Svezia e Danimarca la percentuale dei nonni che curano quotidianamente i nipoti e’ pari a un risicato 2 per cento, in Germania si raggiunge il 15. Nel nostro Paese si tocca addirittura il 30 per cento”.

“Il rapporto nonni-nipoti, percio’, accompagna il matrimonio o la coppia di fatto, anche se puo’ entrare in crisi, sebbene si tratti di ipotesi il piu’ delle volte relegate nell’ambito del privato delle relazioni parentali. Ma -sottolinea Binetti- la situazione puo’ deteriorarsi assai gravemente in caso di separazione o di rottura della convivenza, peggiorando ulteriormente in caso di morte di uno dei due genitori, con il rischio per i nonni di aggiungere al lutto per la perdita del figlio il dolore per l’allontanamento del nipote”.

“Il divorzio dei genitori diventa cosi’ anche un divorzio dei figli dai genitori, o dal genitore che sara’ meno presente, ma anche dai nonni: nei coniugi che si separano scatta spesso l’avversione, oltre che di uno verso l’altro, anche verso la stirpe dell’altro. I figli diventano, in questo caso, un’arma di combattimento”.

“Nonni e nipoti hanno entrambi molto da perdere quando il loro legame si indebolisce fino a spezzarsi perche’ sono reciprocamente fondamentali nella costruzione e ricostruzione del loro equilibrio personale. Perdere il diritto di vedere i nipoti rappresenta una punizione nella vita dei nonni, un trauma immotivato ed immeritato.

Essi non hanno con i nipoti una relazione superficiale e transitoria, ma profonda e definitiva: spesso, quasi sempre, i nonni vivono ‘in loro funzione'”.

“In Gran Bretagna -ricorda l’esponente dell’Udc- il governo di David Cameron si prepara ad una revisione del diritto di famiglia che prevedera’ il diritto per i nonni di continuare a frequentare i nipoti dopo la separazione dei genitori. Nel nostro ordinamento, invece, mentre viene contemplato e tutelato il rapporto tra il minore ed i genitori (si pensi, tra gli altri, all’istituto del diritto di visita), non si fa altrettanto nel caso del rapporto tra il minore ed i nonni, che, allo stato, non vantano alcun diritto”.

“Solo dal 2006 l’articolo 155 del codice civile ha disposto che i nipoti hanno diritto di conservare rapporti significativi con gli ascendenti di ciascun ramo genitoriale. E’ bello che siano i bambini ad avere ‘diritto’ al nonno o alla nonna, ma forse anche la posizione dei nonni andrebbe tutelata di piu'”.

Nasce cosi’ la proposta di inserire nel codice civile l’articolo 317 ter, prevedendo che “i genitori, o il genitore che ha l’esercizio della potesta’ sul minore, hanno il dovere di consentire e non ostacolare il rapporto tra i figli e i genitori del padre e della madre dei figli, ove cio’ non sia in contrasto con l’interesse del minore”. Viene poi proposta una modifica dell’articolo 155 sempre del codice civile, stabilendo che i nonni “possono assumere ogni iniziativa per far valere in concreto il diritto dei minori a conservare i rapporti rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale” in caso di separazione dei genitori.

 

 

 

 










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