Roma, 22 GIU (AGV NEWS) – “Noi non abbiamo partecipato al sacco di Atac, e non cominceremo certo ora. L’azienda e’ ormai un carrozzone a servizio dei partiti, che tra assunzioni facili e appalti poco chiari ne hanno fatto una mucca da mungere, senza capire che il latte e’ finito da tempo. Ma non possono piu’ essere i cittadini a pagare il prezzo della malagestione: per questo abbiamo votato contro la delibera 30 e chiediamo il ritiro della 35. Qualche anno fa il patrimonio di Atac era stato separato dall’azienda per valorizzare quegli immobili che invece adesso dovranno essere svenduti per ripianare il deficit. Una vera follia e uno spreco inaccettabile di soldi pubblici”. Lo afferma, in una nota, Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio.
“Senza un piano industriale che garantisca chiaramente quando l’azienda ritornera’ in equilibrio, la vendita degli immobili non ha assolutamente senso. E’ l’ultima possibilita’ di rimettere l’Atac in carreggiata, se la sprechiamo in questo modo rischiamo di ritrovarci tra un anno nella stessa situazione do oggi, senza piu’ nessun bene da mettere al reddito. E allora il fallimento sara’ sicuro. Per il resto – conclude Onorato – stenderei un velo pietoso sulla maggioranza, che non e’ riuscita a garantire il numero legale e ha approvato la delibera solo con la presenza dell’opposizione. Se questo e’ l’interesse che hanno per l’Atac, allora stiamo in una botte di ferro”.