(ANSA) – ROMA, 28 GIU – ‘Noi siamo pronti a collaborare per il bene del Paese. Se pero’ Berlusconi, per il bene del Paese, fa un passo indietro e collabora alla nascita di un nuovo esecutivo, visto che il suo e’ irrimediabilmente in panne.
Altrimenti e’ meglio andare a votare, perche’ in qualche modo bisogna uscire da questo pantano’. E’ la proposta che formalizza il segretario dell’UDC, Lorenzo Cesa, in occasione della direzione del Partito, per la costituzione di ‘un nuovo governo di unita’ nazionale che affronti la crisi economica e finanziaria’.
In realta’, dice Cesa, ‘temo che come al solito a Berlusconi interessi solo riprendere al piu’ presto la sua guerra personale con i giudici. E noi naturalmente non lo seguiremo. Non sono le intercettazioni, i processi brevi e lunghi, i provvedimenti punitivi nei confronti dei pm, gli attacchi al Csm, la priorita’ dell’Italia’. La priorita’, invece, ‘e’ ridurre il debito pubblico che questo Governo ha fatto aumentare fino al 120% del Pil, avviare subito il risanamento che l’Europa ci chiede avendo il coraggio di chiedere sacrifici, ma mettendo in campo anche una serie di azioni per il rilancio dell’economia. Partendo innanzitutto dagli aiuti alle famiglie e alle imprese, intervenendo se necessario con la tassazione delle rendite finanziari e dei grandi patrimoni’.
Poi, continua Cesa, servono le liberalizzazioni, il taglio di enti inutili come le province, revisione del patto di stabilita’ per i Comuni virtuosi che potrebbero far ripartire le opere pubbliche ormai bloccate da anni. ‘E naturalmente – continua – anche la classe politica deve fare il suo: siamo pronti a discutere di un taglio dei costi della politica, a patto che tutto non si riduca ad uno spot demagogico da dare in pasto all’opinione pubblica, facendo credere magari che quei tagli siano la panacea di tutti i mali’. (ANSA).