Milano, 5 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – E’ a rischio il registro per l’Adhd (sindrome da deficit di attenzione e iperattivita’), attivato nel 2007 per monitorare la somministrazione ai babypazienti degli psicofarmaci indicati per il trattamento della patologia. A denunciarlo e’ il deputato dell’Udc, Paola Binetti, in un’interrogazione datata 30 giugno e indirizzata al ministro della Salute Ferruccio Fazio.
Il registro, spiega Binetti, e’ un “utile strumento di monitoraggio anti-abuso, istituito nel 2007 e gestito dall’Istituto superiore di sanita’”, che ha subito “un taglio graduale delle proprie spese da 150 mila euro l’anno del 2009 ad appena 30 mila euro l’anno nel 2011”. Risultato: “Il consorzio interuniversitario non a scopo di lucro Cineca, che gestisce materialmente per conto dell’Istituto superiore di sanita’ (Iss) il registro, con procedure di tutela dei dati dei bambini, e’ in arretrato di 2 anni nell’incasso del rimborso delle spese di gestione sostenute, ed entro il 31 dicembre 2011 interrompera’ il servizio, obbligando l’Istituto superiore di sanita’ a prendere in carico direttamente la complessa massa di informazioni, con un minore standard di sicurezza nel trattamento dei delicati dati sensibili sanitari dei bambini e delle loro famiglie”, avverte Binetti.
“In caso di blocco delle attivita’ del registro Adhd – osserva la parlamentare – si creera’ pregiudizio grave al sistema di monitoraggio della somministrazione di questi psicofarmaci in Italia.
Il ‘modello italiano’ di sicurezza costituisce un’eccellenza assoluta nel mondo, in grado di garantire prescrizioni appropriate e non disinvolte di prodotti psicoattivi ai minori”.
Binetti chiede al ministro Fazio “quali iniziative urgenti intenda assumere per garantire non solo la conferma dei fondi originariamente a disposizione per la gestione di questo progetto, ma – come richiesto dallo stesso Iss – l’incremento degli stessi per permettere l’inserimento nel registro di tutti gli psicofarmaci per l’eta’ pediatrica, come quelli per gli episodi depressivi, somministrati in misura 15 volte superiore come quantita’ a quelli per l’iperattivita’ e quindi richiedenti un’attenzione anche maggiore”. Binetti auspica poi un intervento tempestivo per “rinnovare il registro sull’Adhd, il cui decreto di funzionamento e’ scaduto e non rinnovato da mesi”.
Il monitoraggio e’ fondamentale, assicura Binetti. E segnala: “E’ in atto un’intensa campagna pubblicitaria, a parere dell’interrogante e di esperti del settore, condotta con modalita’ non del tutto trasparenti, mirata all’inserimento di un nuovo psicofarmaco per bambini in Italia, di cui e’ in corso la sperimentazione nell’Irccs Stella Maris di Pisa”. Si tratta, continua Binetti, della molecola “Guanfacina”, sulla quale un’agenzia di pubbliche relazioni starebbe conducendo per conto della casa farmaceutica produttrice, “una campagna per creare le condizioni per la migliore accettazione del farmaco nel nostro Paese, mediante il supporto a convegni e seminari in cui si magnifica il prodotto, sottolineando come la sua assenza dal mercato italiano creerebbe nocumento ad almeno 300 mila bimbi che sarebbero in attesa di vederselo somministrare”.
Binetti chiede a Fazio “se sia vero che questa sperimentazione – della quale la casa farmaceutica produttrice non ha dato notizia pubblica, con riguardo alla salvaguardia del diritto alla salute dei bambini italiani – sia funzionale all’approvazione del farmaco per uso pediatrico e quindi all’inserimento di un terzo psicofarmaco per l’infanzia in Italia”.