(9Colonne) Roma, 3 ott – “Nel suo punto di minima credibilità il governo porta avanti contemporaneamente, per parti separate, sei riforme costituzionali: giovani, giustizia, parlamentari, province, Costituzione economica, pareggio di bilancio.
Uno spezzatino costituzionale indigeribile peraltro condotto da chi irride all’unità dell’Italia, come ha fatto ancora Bossi.
Se a ciò si aggiunge la necessaria riforma elettorale occorre concludere che non ci sono proprio le condizioni per un lavoro serio e costruttivo, basato su larghe intese almeno per le riforme istituzionali.
Per l’UDC o c’è una grande riforma istituzionale condivisa dalla principali forze o meglio il voto”. Così in una nota Pierluigi Mantini, Responsabile riforme Istituzionali UDC.