ADOZIONI. BINETTI (AP): SANZIONI A CHI RICORRE A UTERO IN AFFITTO

DIRE) Roma, 2 mar. – “Sono trentamila le famiglie italiane in attesa di adozione e 35mila i minori senza famiglia. Per non parlare dell’iter adottivo, afflitto da una burocrazia complessa e senza un vero e proprio coordinamento generale. Per contro, nonostante la legge italiana lo escluda categoricamente, la pratica dell’utero in affitto si sta diffondendo sempre di piu’ sia tra le coppie omosessuali che etero”. E’ quanto detto da Paola Binetti, deputata di Area popolare, Ncd-Udc, durante il questione time, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “La pratica dell’utero in affitto- aggiunge- e’ illegale, aggira le leggi sull’adozione e soprattutto priva il bambino, nel caso di coppie omosessuali, dell’esperienza fondamentale di avere una madre e un padre. Ci rassicurano le parole del ministro Lorenzin sull’avvio dell’indagine conoscitiva, viatico per una revisione delle norme vigenti e l’accesso alle adozioni. E’ urgente, pero’, che il Governo, ed in particolare il ministro della Giustizia, assuma iniziative efficaci per rendere operativo il divieto del ricorso all’utero in affitto, anche prevedendo sanzioni penali, in analogia con quanto accade per il turismo sessuale che coinvolge i minori”. “Siamo davanti ad una nuova forma di turismo procreatico, in cui tutto sembra tecnologicamente possibile, anche se capovolge l’ordine naturale delle cose. Certamente- conclude Binetti- e’ piu’ una battaglia di tipo culturale che una battaglia penale, ma questa pratica va disincentivata in tutti i modi possibili”.