La convocazione è chiara, non sono ammesse mezze risposte Roma, 13 gen. (askanews) – “L’annuncio è stato dato con chiarezza e non è certamente di quelli che ammette mezze risposte: il 30 gennaio tutti convocati a Piazza San Giovanni, accanto ad una delle porte del Giubileo della Misericordia, per dire un Si convinto alla Famiglia. Alla famiglia naturale e alla sua specifica natura generativa, un si quindi a favore dei figli, e al loro primo e principale diritto di bambini: avere un padre ed una madre, dei fratellini e delle sorelline, e dei nonni”. Lo ha affermato in una dichiarazione Paola Binetti, parlamentare di Area popolare (Ncd- Udc), sottolineando che “il sì alla legge sulle unioni civili per le persone omosessuali, non può trasformarsi né in una legge sul matrimonio omosessuale, né in una legge per garantire figli alle persone omosessuali”. “La stepchild adoption – ha detto ancora Binetti- rende difficile reclamare anche il diritto a sapere chi sono i propri nonni, ad avere dei fratelli che sino tali anche sotto l’aspetto biologico per creare con loro un rapporto chiaro e trasparente. Tutto risulta più pasticciato e non sorprende che gli italiani dicano un no chiaro a un simil-matrimonio, in cui niente è come sembra”. “Anche oggi la Cei tramite mons. Galantino – ha ricordato la parlamentare cattolica- ha ribadito la sua posizione netta a favore della famiglia e del riconoscimento dei diritti dei bambini ad avere un padre ed una madre. Ha dichiarato esplicitamente che la Chiesa italiana non lascerà soli quanti, tra parlamentari e associazioni civili, si batteranno per impedire scelte pasticciate”. “La deriva ideologica che sta assumendo quello che inizialmente doveva essere un semplice riconoscimento di diritti delle coppie civili – ha concluso- appare ogni giorno più netta e si gioca spesso sul filo della ambiguità. Sul detto e non detto, sulla mutevole interpretazioni di quelle parti della legge che maggiormente potrebbero attrarre il consenso di alcuni, ma la netta diffidenza di altri. Fare chiarezza, correndo il rischio di deludere alcuni, ma senza illudere tutti gli altri, è il vero paradigma di un rapporto onesto con gli elettori, per ottenerne un consenso che sia realmente ben informato”.