Biotestamento: Binetti (Udc), da Bagnasco dubbi analoghi a nostri emendamenti

(DIRE) Roma, 21 mar. – “Il disegno sulle Disposizioni anticipate di trattamento, in calendario anche questa settimana, corre il rischio di scivolare alla prossima per una serie di ragioni contingenti e non per l’ostruzionismo di chi su questo testo di legge conserva ancora molte, moltissime perplessita’. Stamattina in Aula abbiamo approvato tra non poche polemiche con il M5S il disegno di legge sul danno non patrimoniale e oggi pomeriggio tocca al decreto sul terremoto, su cui pende l’ipotesi della fiducia; domani nell’Aula di Montecitorio si svolgera’ l’evento istituzionale piu’ atteso della settimana: i 60 anni dell’approvazione del Trattato di Roma, che obbligheranno tutti noi ad una profonda riflessione sull’Europa che vorrei”. Lo afferma la deputata Paola Binetti dell’Udc, che continua: “Ma poi con tutta probabilita’ il costo dell’ennesimo scivolamento del ddl sulle DAT sara’ messo in conto ai suoi oppositori, a cui verra’ fatto pagare l’amaro prezzo del contingentamento dei tempi. Cosi’ di polemica in polemica non ci sara’ neppure l’opportunita’ di intervenire in Aula a spiegare le tante ragioni di contrarieta’ all’attuale testo del ddl”. Binetti osserva: “Proprio ieri il Presidente della Conferenza episcopale italiana, Cardinal Bagnasco, intervenendo nell’Assemblea dei vescovi ha detto con chiarezza: ‘L’attuale legge sul fine vita e’ una legge individualistica, adatta a un individuo che vive e prende le sue decisioni per conto suo, a prescindere dalle relazioni con gli altri. Un individuo che si ritiene padrone assoluto di una vita che non si e’ dato’. Ha poi messo in evidenza le stesse criticita’ che tante volte abbiamo denunciato trasformandole in emendamenti sistematicamente respinti dalla Relatrice con un secco giudizio di inammissibilita’. Dal ruolo del medico, ridotto a funzionario notarile, al carattere perentorio delle disposizioni, che non tengono conto delle varie eta’ della vita, della situazione concreta in cui versa chi le redige”.