Biotestamento: Binetti (Udc), Senato corregga aspetti più ambigui

(DIRE) Roma, 15 giu. – “A proposito di DAT Si va delineando una situazione tutt’altro che rara in Senato! Una situazione che dimostra quante e quali siano le insidie con cui i parlamentari debbono confrontarsi, se davvero vogliono agire con piena liberta’ di coscienza, come recita l’articolo 67 della Costituzione: Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Pur di portare a casa la legge quanto prima, sembra che in Senato si voglia chiedere alla maggioranza di approvarla senza modificare neppure di una virgola il testo uscito dalla Camera”. Cosi’ la deputata Paola Binetti (UDC), che continua: “Il che significa rendere puramente fittizio il dibattito in senato, dal momento che le legge restera’ congelata nella sua versione iniziale. Come se la seconda camera non esistesse, nello spirito di quel referendum che gli italiani hanno bocciato alla grande. Per questo pero’- continua la centrista- sara’ determinante che si ricostituisca quella strana coppia Pd-M5S che alla camera ha reso difficilissimo il lavoro estenuante di un gruppo di coraggiosi parlamentari che hanno sfidato il testo punto per punto, mostrandone le incongruenze e le contraddizioni”. Per Binetti “alla fine restava una speranza: il senato interverra’ su alcuni punti chiavi e, grazie ad un composizione ben piu’ composita di quella della camera, correggera’ molti aspetti che presentano ancora elevati rischi eutanasici. Sospese le audizioni, la commissione ha proposto ai potenziali esperti, che pure aveva convocato e che invece non saranno auditi, di consegnare una memoria scritta con il loro punto di vista. Nessuna possibilita’ di discuterne e di chiarire i nodi cruciali, per intervenire sul testo e migliorarlo. Tutto resta congelato, non solo il testo, anche la liberta’ di coscienza dei parlamentari che dovranno fare i conti con un pesante vincolo di mandato”. “Eppure- continua la parlamentare Udc- la legge non ha carattere di urgenza, non cambiera’ la vita egli italiani che si aspettano ben altre risposte sul piano economico, dove invece assistono a lungaggini esasperanti. E’ il trionfo dell’ideologia che ha viziato molti passaggi chiave di questa legislatura. Basta pensare alle problematiche aperte con il caso del piccolo Charlie Gard in Inghilterra e che avrebbero richiesto una revisione radicale dell’articolo 2 della nostra legge. La deriva eutanasica e’ dietro l’angolo e bastera’ poco perche’ si chieda l’approvazione di una legge esplicitamente a favore dell’eutanasia, utilizzando molti dei passi impliciti di questa legge confusa e pasticciata, ma il Senato non potra’ fare nulla contro la fretta di chi considera vitale per questo governo approvare questa legge senza neppure provare a correggerne i passaggi piu’ ambigui e spinosi”. (Com/Tar/ Dire)