Cannabis: Binetti (Udc), legge ambigua, ho votato contro

(DIRE) Roma, 19 ott. – “Approvata alla camera la legge sulla cannabis con i voti favorevoli della sinistra e dei cinquestelle, e con il voto contrario di una parte significativa del centro, tra cui l’UDC, e del centrodestra. Sembra la classica suddivisione degli schieramenti tra un comportamento piu’ riformista e uno piu’ prudentemente conservatore. Ma non e’ cosi’. La soglia di criticita’ invece si e’ collocata tra l’onesta’ intellettuale di chi pretendeva che la legge mantenesse il suo impegno esclusivamente terapeutico e chi invece, facendosi forte dell’arte della dissimulazione, ha cercato di introdurre e mantenere nella nuova legge qualcosa che potesse fungere da apripista a nuove e piu’ ampie applicazioni della cannabis stessa. Equilibrismi lessicali, che hanno resistito alle numerose proposte di emendamento presentate, che avevano come unico scopo quello di ridurre l’ambiguita’ del testo e non certamente sottrarre la cannabis terapeutica ai malati”. Lo afferma Paola Binetti, deputata dell’UDC, che aggiunge: “La legge approdera’ in tempi brevissimi al Senato, dove speriamo che si riesca a migliorare il testo, puntualizzandone in modo piu’ chiaro e rigorose le finalita’ specifiche. Ci auguriamo che il dibattito, in commissione prima e in aula dopo, si svolga senza cedere alla fretta tipica di una maggioranza che rincorre approvazioni di ogni tipo pur di apparire riformista ad ogni costo. Con le droghe non si scherza proprio per l’entita’ che il fenomeno ha raggiunto in Italia e che di tutto ha bisogno meno che di uno scivolo culturale che ne facili l’uso e l’abuso. I malati stiano comunque tranquilli, perche’ gia’ da tempo la cannabis e’ prescrivibile e questa legge, sostanzialmente inutile, nulla aggiunge e nulla toglie ai loro diritti”. (