“Il Governo inserisca la norma per sospendere gli appalti pubblici. Cancellare dal decreto l’articolo che avrebbe consentito di sospendere i lavori avrà conseguenze negative importanti nel campo dell’edilizia. I cantieri in tutta Italia, da Nord a Sud, rischiano di chiudere. Bisogna agire in fretta a tutela delle nostre imprese nei territori”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, in Senato, presenterà un’interrogazione parlamentare indirizza al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. “Già nelle scorse settimane avevo accolto l’appello dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) chiedendo al Governo di intervenire a livello normativo considerando che i rincari delle materie prime e la difficoltà nel reperirle sta rendendo la vita impossibile nei cantieri. La disposizione era stata inserita nell’articolo 23 del Decreto legge, almeno nelle bozze che circolavano in questi giorni. Poi, all’improvviso, il colpo a sorpresa e la cancellazione. Il settore non può fermarsi proprio ora che dobbiamo spingere sull’acceleratore per massimizzare l’effetto del Pnrr e del Superbonus. L’edilizia è al collasso: solo a Padova, secondo quanto ha dichiarato qualche settimana il presidente locale dell’ANCE, Alessandro Gerotto, sono 3.600 i cantieri a rischio e, purtroppo, una situazione analoga va registrata, da Nord a Sud, in tutta Italia. E’ urgente che si intervenga a livello normativo. Stiamo dalla parte delle imprese e del lavoro, a salvaguardia dell’economia locale nei territori”, conclude De Poli.
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