Caregiver: Pasini (Udc), la politica delle buone cose

Primo Passo per il riconoscimento dei CareGiver Familiari, persone che assistono malati in casa

“Un semplice gesto di libertà porta il cambiamento”. Questa celebre frase di Giovanni Paolo II ha sempre ispirato la mia azione politica. Perchè nell’indirizzo della dottrina cattolica fare politica è la più alta forma di carità in quanto si lavora per il bene comune. Un cammino spesso caratterizzato da molte amarezze e poche soddisfazioni. Ma io non ho mollato mai poichè la fiducia delle persone è la ricchezza più preziosa. Un emendamento alla Legge di Bilancio è stato approvato ieri in Commissione al Senato, con lo scopo di istituire un fondo di 60 milioni spalmati in 3 anni per i cosiddetti Cargiver familiari, ossia congiunti e parenti che si prendono cura di un loro consanguineo. Finalmente una prima risposta alla domanda di tutela che sale dai molti “invisibili” che donano se stessi, ogni giorno, alla cura di un familiare disabile.
Un piccolo passo in attesa della legge che vedrà forse la luce nella prossima legislatura. Voglio condividere con tutti voi questo importante riconoscimento giuridico e umanitario che altre nazioni hanno da tempo sancito. L’Italia ora potrebbe uniformarsi a tale scenario. Un diritto civile che la politica con la p maiuscola, l’unica che io conosco, ha il dovere di legiferare nel rispetto dei principi della costituzione e del comune vivere insieme. Se vogliamo, cambiare si può!