Roma, 22 nov. (LaPresse) – “Si attende la sentenza di Strasburgo e il Cavaliere mostra il suo inossidabile ottimismo. Comunque vadano le cose, lui si candida a guidare lo schieramento di centrodestra. E’ una buona notizia per Forza Italia, non per la coalizione in cui molti si aspettano segnali di cambiamento”. A sostenerlo è Paola Binetti, deputato Udc che guarda con una certa attenzione a quanto succederà in Alternativa popolare dove venerdì 24 novembre (è prevista la Direzione nazionale ndr) si confronteranno “quelli che guardano più a destra e quelli che guardano più a sinistra”. “Mentre il Pd cerca di gettare ponti alla sua sinistra – analizza la Binetti – , al contrario nel centrodestra non si vedono persone disponibili a gettare ponti. C’è una tutela identitaria delle proprie storie che non consente di andare oltre se stessi”. Secondo Binetti “oggi c’è l’esigenza di dar vita a un soggetto politico capace di conservare un’anima liberale che faccia dei valori del cattolicesimo popolare la sua vera forza per dire No a un Cirinnà-bis, per dire che non vogliamo una legge sull’eutanasia o una legge che liberalizzi il consumo di droga. Servono politiche serie per la famiglia, rilancio delle politiche demografiche, una scuola che punti sulla qualità dei docenti e una riscoperta dell’etica pubblica che si opponga a qualsiasi forma di corruzione e conflitto di interessi”.
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