Cesa:Europa prenda posizione comune contro persecuzione cristiani

Presentata a Bruxelles petizione: Italia ha un ruolo chiave Roma, 30 set. (TMNews) – “La battaglia che abbiamo lanciato oggi parte da un impegno preciso che il Governo italiano ha assunto nel programma ufficiale del semestre di presidenza Ue: mantenere alta l’attenzione e sostenere iniziativa in materia di libertà religiosa e protezione delle minoranze religiose. Adesso noi auspichiamo che queste parole si traducano in fatti concreti: l’Italia può svolgere un ruolo-chiave portando l’Europa a prendere una posizione comune nella lotta contro la persecuzione dei cristiani”. E’ quanto afferma il segretario nazionale Udc e capogruppo della delegazione Udc-Ncd-Svp nel Ppe al Parlamento europeo Lorenzo Cesa nel giorno in cui è stata presentata a Bruxelles, al presidente della Commissione Esteri al Parlamento europeo, la petizione contro la persecuzione dei cristiani nel mondo. “In questi mesi abbiamo letto – racconta Cesa – la storia di Meriam Yehya che è stata salvata, sfuggita alla pena di morte grazie all’intervento del Governo italiano”. “E’ una storia che ci dà speranza e fiducia. Non possiamo dimenticare le migliaia di cristiani perseguitati in Paesi come l’Iraq, Siria, Nigeria, Camerun, Sudan, Pakistan, Somalia ed Egitto”. “La petizione, già sottoscritta da oltre 210 mila persone, si rivolge, tra gli altri, al premier italiano Matteo Renzi e al ministro degli Esteri Federica Mogherini. Salvare i cristiani dalle violenze è indispensabile ma, allo stesso tempo, è importante avviare delle politiche di ricongiungimento familiare, che permettano ai cristiani fuggiti in Europa, una volta terminate le situazioni di crisi, di tornare nei propri Paesi di origine”, spiega Cesa che conclude con uno slogan: “L’Europa difenda le sue radici”.